Ne Il romanzo di Matilda viene citata la sirena bicaudata, spesso raffigurata sulle pievi matildiche, simbolo di femminilità e di fertilità che ha radici antichissime. Per saperne di più rimando a qualche link di seguito, dove potete leggere notizie, storie e misteri legati a questa figura mitologica così affascinante.
La leggenda della Melusina e le sirene bicaudate della Toscana
Le origini della sirena bicaudata tra Protostoria e Rinascimento
Immagini di sesso nel medioevo pavese
I culti a Dioniso e le sirene bicaudate toscane
La donna nella storia e nella cultura: decifrando l'enigma della sirena a due code
Sirena a due code
La sirena a due code nella necropoli di Sovana
Il fascino perturbante della sirena: dal mito omerico alla contemporaneità
Il romanzo di Matilda
Il primo romanzo storico che ripercorre la vita della Grancontessa Matilde di Canossa.
La vita, i lutti, gli amori, le lotte, la caduta, il riscatto, le violenze e le passioni della Grancontessa Matilde di Canossa, un romanzo storico che ricostruisce gli eventi fondamentali della sua vita attraverso l’infanzia, la giovinezza, la maturità e la vecchiaia, cercando di restituire tutta la potenza al personaggio a 900 anni dalla sua scomparsa. In uscita a luglio 2015.
sabato 24 settembre 2016
sabato 10 settembre 2016
Il perché di una copertina
Spesso aleggia una domanda attorno a “Il romanzo di Matilda”: come mai sulla copertina non c’è Matilde di Canossa, ma Simonetta Cattaneo Vespucci, vissuta nel XV secolo? Come mai per la cover non è stata scelta la protagonista, dato che immagini di Matilde ne esistono?
Ebbene, la risposta è molto semplice: “Il romanzo di Matilda” è un romanzo storico, non un saggio. Pur seguendo storicamente le vicende della Grancontessa è e rimane una biografia romanzata, e come tale la copertina si piega a logiche editoriali che tengono conto dei gusti del grande pubblico. L'eleganza, la bellezza, il volto di profilo contribuiscono a rendere elegante e raffinata la copertina e sono un richiamo alla forza della femminilità, e questo è stato giudicato adatto per rappresentare un romanzo storico su una grande donna come Matilde di Canossa.
Esiste una ristretta cerchia di appassionati che amano la correttezza filologica e il rigore anche sull’immagine scelta per la cover ma le logiche editoriali richiedono un certo appeal, e permettetemi di dire che le immagini di Matilde più vicine alla sua epoca non le rendono affatto giustizia, se pensate a quelle che compaiono nel codice di Donizone. Quelle più lontane da lei, invece, sono interpretazioni della sua icona, molto belle, ma non giudicate evidentemente adatte alla presentazione di un romanzo come “Il romanzo di Matilda”. È sempre l’editore che decide, del lettore è la possibilità di lasciarsi colpire, affascinare e la responsabilità di non giudicare un libro dalla copertina, ma da quello che racchiude all’interno delle sue pagine.
Due parole invece su Simonetta Cattaneo Vespucci: nobildonna all’epoca dei Medici e scomparsa giovanissima, molto amata e ammirata per la sua bellezza, fu musa di diversi artisti tra cui il Botticelli che la scelse per numerosi ritratti tra cui la sua Venere. Anche lei è un personaggio interessante e tutto da scoprire.
Ebbene, la risposta è molto semplice: “Il romanzo di Matilda” è un romanzo storico, non un saggio. Pur seguendo storicamente le vicende della Grancontessa è e rimane una biografia romanzata, e come tale la copertina si piega a logiche editoriali che tengono conto dei gusti del grande pubblico. L'eleganza, la bellezza, il volto di profilo contribuiscono a rendere elegante e raffinata la copertina e sono un richiamo alla forza della femminilità, e questo è stato giudicato adatto per rappresentare un romanzo storico su una grande donna come Matilde di Canossa.
Esiste una ristretta cerchia di appassionati che amano la correttezza filologica e il rigore anche sull’immagine scelta per la cover ma le logiche editoriali richiedono un certo appeal, e permettetemi di dire che le immagini di Matilde più vicine alla sua epoca non le rendono affatto giustizia, se pensate a quelle che compaiono nel codice di Donizone. Quelle più lontane da lei, invece, sono interpretazioni della sua icona, molto belle, ma non giudicate evidentemente adatte alla presentazione di un romanzo come “Il romanzo di Matilda”. È sempre l’editore che decide, del lettore è la possibilità di lasciarsi colpire, affascinare e la responsabilità di non giudicare un libro dalla copertina, ma da quello che racchiude all’interno delle sue pagine.
Due parole invece su Simonetta Cattaneo Vespucci: nobildonna all’epoca dei Medici e scomparsa giovanissima, molto amata e ammirata per la sua bellezza, fu musa di diversi artisti tra cui il Botticelli che la scelse per numerosi ritratti tra cui la sua Venere. Anche lei è un personaggio interessante e tutto da scoprire.
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